Un ritratto intimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa attraverso i ricordi del figlio adottivo Gioacchino Lanza Tomasi, tra la Palermo di settant'anni fa e l'influenza della cultura spagnola. Un'esplorazione del metodo di lettura e dell'eredità letteraria del principe del Gattopardo.
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Immergiti nella Palermo di settant'anni fa attraverso gli occhi di Gioacchino Lanza Tomasi, figlio adottivo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. "Lampedusa e la Spagna" non è solo una biografia, ma un'esplorazione intima di una città distrutta e traumatizzata, e di una comunità isolata dai grandi centri. Scopri come Palermo, pur non essendo una "casa di morti" come la Spagna franchista, ha dato i natali a figure come Giuseppe Lampedusa e Lucio Piccolo, dilettanti e sapienti appartati che hanno contribuito a un mondo civile ricco di sfumature.
Gioacchino Lanza Tomasi, allievo dell'accademia di lettura tenuta dal principe per alcuni giovani, ha dedicato anni a un'opera filologica che ha propiziato la rilettura critica del Gattopardo. Questo libro offre uno sguardo privilegiato sul metodo di lettura di Lampedusa, sulla sua capacità di assimilare i libri degli altri e di specchiare le immagini letterarie, guardando con attenzione ai meccanismi delle narrazioni.
I ricordi di Gioacchino, dettati poco prima della sua scomparsa, iniziano dalla biblioteca della madre spagnola. Tra testi classici di grandi narratori e poeti spagnoli, Lampedusa ha potuto esercitare la sua arte di indagatore del comportamento umano e di narratologo. "Lampedusa e la Spagna" è un asciutto e fascinoso racconto critico, un ritratto intimo della Palermo degli anni di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e il romanzo di formazione di un giovane che si guarda nello specchio delle pagine scritte dal padre adottivo.
Parole chiave: Lampedusa, Spagna, Gioacchino Lanza Tomasi, Gattopardo, Palermo, biografia, critica letteraria, Sellerio Editore, letteratura siciliana, storia italiana, memorie.