Un'analisi approfondita della vita rurale nel Bergamasco del Cinquecento, con un focus sulle figure dei massari e dei braccianti, e sulle sfide economiche e sociali che caratterizzavano l'epoca.
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Scopri un affascinante spaccato della vita rurale bergamasca alla fine del XVI secolo con il libro "Lavoradori et brazenti, senza trafichi né mercantie padroni, massari e braccianti nel Bergamasco del Cinquecento" di Cristina Gioia. Questo libro offre uno sguardo approfondito sulle dinamiche sociali ed economiche che caratterizzavano le campagne della media pianura bergamasca, un'epoca di profondi cambiamenti e sfide per le comunità locali.
In un periodo storico in cui il capitale cittadino avanzava inesorabilmente, i piccoli proprietari terrieri lottavano per preservare le proprie tradizioni e il proprio sostentamento. Le comunità lungo l'Adda e il Fosso bergamasco, ai confini con il territorio milanese, erano composte da famiglie di contadini e artigiani, spesso in condizioni di povertà e precarietà.
Il libro esplora le diverse realtà sociali presenti nel Bergamasco del Cinquecento, analizzando le figure dei massari (piccoli proprietari terrieri) e dei braccianti, entrambi accomunati dalla lotta per la sopravvivenza. Mentre le famiglie più ricche prosperavano grazie ai vasti patrimoni terrieri, la maggior parte della popolazione rurale si trovava a fronteggiare la povertà e la crescente disuguaglianza.
"Lavoradori et brazenti, senza trafichi né mercantie padroni, massari e braccianti nel Bergamasco del Cinquecento" è un'opera preziosa per chiunque desideri comprendere a fondo la storia del territorio bergamasco e le trasformazioni sociali ed economiche che lo hanno caratterizzato nel corso del Cinquecento. Un libro che offre spunti di riflessione sulle dinamiche del potere, sulla lotta per la sopravvivenza e sulla resilienza delle comunità rurali.