Un'analisi delle due fasi della Rivoluzione Francese, esplorando le ragioni della violenza e del Terrore. Guglielmo Ferrero offre una chiave di lettura originale per comprendere le dinamiche di questo evento storico cruciale.
Per qualsiasi esigenza Scrivici su WhatsApp, oppure visita la pagina contattaci.
Spedizione gratuita in tutta Italia, per maggiorni informazioni: pagina spedizioni.
"Le due rivoluzioni francesi" di Guglielmo Ferrero, con l'introduzione di Alessandro Orsini, offre una riflessione critica e approfondita sulle dinamiche che hanno caratterizzato uno degli eventi più significativi della storia europea. Il libro esplora le ragioni per cui i rivoluzionari, mossi da ideali elevati, si sono macchiati di violenze inaudite e come le rivoluzioni possano degenerare in regimi di terrore.
Ferrero identifica due fasi distinte nella Rivoluzione Francese: la prima, nel 1789, mirava a conciliare la legittimità monarchica con le nuove aspirazioni sociali; la seconda, culminata con la rivoluzione giacobina del 1793, si proponeva di rovesciare la monarchia e instaurare un sistema repubblicano. L'autore evidenzia come la seconda fase, distruttiva e violenta, abbia offuscato e deviato le forze creative della prima, portando a contraddizioni insanabili.
Secondo Ferrero, la prima rivoluzione è figlia del movimento intellettuale del XVIII secolo, mentre la seconda è scatenata dalla "Grande Paura". Questa distinzione aiuta a comprendere come il sogno rivoluzionario di una palingenesi assoluta possa trasformarsi nel Terrore di Stato, un tema centrale nell'analisi dell'autore.
Quest'opera è essenziale per chiunque voglia comprendere a fondo le complesse dinamiche della Rivoluzione Francese e le sue implicazioni per la storia europea e mondiale. Ferrero offre una chiave di lettura originale e stimolante, che invita a riflettere sulle ambivalenze e le contraddizioni insite nei processi rivoluzionari.