Le pietre d'inciampo sono un'iniziativa artistica che ricorda le vittime della deportazione nazista e fascista. Si tratta di piccoli blocchi di pietra ricoperti di ottone, posti davanti alle case in cui vivevano le persone deportate nei campi di sterminio. Ogni pietra porta inciso il nome della vittima, la data e il luogo di nascita, la data e il luogo della deportazione e la data di morte o scomparsa.
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Le pietre d'inciampo, in tedesco Stolpersteine, sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista. Si tratta di piccoli blocchi quadrati di pietra ricoperti di ottone, posti davanti alla porta delle case in cui vivevano le persone deportate nei campi di sterminio.
Ogni pietra d'inciampo è un piccolo monumento che porta inciso il nome della vittima, la data e il luogo di nascita, la data e il luogo della deportazione e la data di morte o scomparsa. L'idea di Demnig è quella di creare un percorso di memoria diffuso, che permetta a chiunque di inciampare, letteralmente e metaforicamente, nella storia delle vittime della Shoah.
Le pietre d'inciampo sono state installate in oltre 1.500 città in 26 paesi europei, tra cui l'Italia. In Italia, le prime pietre d'inciampo sono state installate a Roma nel 2006. Da allora, l'iniziativa si è diffusa in molte altre città italiane, tra cui Milano, Torino, Firenze, Bologna e Venezia.
Le pietre d'inciampo sono un potente strumento di memoria e di riflessione. Ci ricordano che la Shoah è stata un evento terribile che ha colpito milioni di persone. Ci invitano a non dimenticare le vittime e a combattere ogni forma di intolleranza e discriminazione.