Un principe bulgaro libertino si muove in un mondo di bordelli, complotti politici e rituali occulti, svelando la depravazione e la corruzione dell'Europa del primo Novecento in questo romanzo satirico e provocatorio di Guillaume Apollinaire.
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Immergiti nell'oscuro e satirico mondo de "Le undicimila verghe" di Guillaume Apollinaire, un'opera provocatoria che esplora la depravazione, la corruzione e l'assurdità del potere attraverso una narrazione senza peli sulla lingua. Ambientato in un'Europa del primo Novecento scossa da tensioni politiche e sociali, questo romanzo breve ti trascinerà in un vortice di eccessi, intrighi e perversioni.
Il protagonista, il principe bulgaro George Albert, è un libertino senza scrupoli che si muove in un labirinto di bordelli, complotti politici e rituali occulti. La sua ricerca del piacere lo porta a incrociare figure ambigue e perverse, dai diplomatici corrotti alle spie doppiogiochiste, fino alle dame della nobiltà assetate di scandalo. La storia è un susseguirsi di scene erotiche, violente e grottesche, che mettono a nudo la decadenza morale di una società sull'orlo del collasso.
Se sei alla ricerca di una lettura audace, provocatoria e intellettualmente stimolante, "Le undicimila verghe" è un'opera che non ti lascerà indifferente. Attraverso uno stile tagliente e irriverente, Apollinaire ti condurrà in un viaggio senza ritorno nel cuore della depravazione umana, offrendoti uno spaccato impietoso e sconvolgente della società del suo tempo.
Nonostante le controversie che ha suscitato fin dalla sua pubblicazione, "Le undicimila verghe" è oggi considerato un classico della letteratura erotica e una testimonianza lucida e spietata della decadenza di un'epoca. Un'opera che continua a far discutere e a interrogare il lettore sulla natura del potere, del desiderio e della moralità.