Un appassionante viaggio nella letteratura e nella vita di sette giovani donne a Teheran dopo la rivoluzione islamica. Un inno alla libertà personale e al potere dei libri come rifugio e strumento di comprensione del mondo.
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"Leggere Lolita a Teheran" di Azar Nafisi non è solo un libro, è un'esperienza. Un viaggio intimo e illuminante nel cuore della letteratura occidentale e della vita in Iran dopo la rivoluzione islamica. Nafisi, coraggiosa e appassionata, ci invita a spiare le lezioni clandestine che teneva nel suo salotto, dove sette giovani donne si riunivano per discutere di classici come "Lolita" di Nabokov, "Orgoglio e Pregiudizio" di Austen, "Il Grande Gatsby" di Fitzgerald e "Daisy Miller" di James.
In un clima di crescente repressione e censura, la letteratura diventa un rifugio sicuro, un luogo dove queste donne possono esplorare le proprie identità, desideri e paure. Attraverso le discussioni sui romanzi, Nafisi e le sue studentesse affrontano temi universali come l'amore, la perdita, la libertà e la giustizia, ma anche questioni specifiche della loro realtà, come il ruolo delle donne nella società iraniana, le restrizioni imposte dal regime e la lotta per la libertà di espressione.
I personaggi sono vividi e complessi, ognuno con la propria storia e il proprio punto di vista. Nafisi stessa è una figura carismatica e ispiratrice, una guida che incoraggia le sue studentesse a pensare in modo critico e a non accettare passivamente le convenzioni sociali. Le studentesse, a loro volta, sono donne forti e determinate, che lottano per affermare la propria individualità in un contesto difficile e oppressivo.
Il libro offre uno sguardo penetrante sulla vita in Iran dopo la rivoluzione islamica, un periodo di grandi cambiamenti e sconvolgimenti. Nafisi descrive con dettagli vividi le atmosfere di Teheran, le strade affollate, i negozi con le vetrine oscurate, le moschee imponenti e le case nascoste dove si svolgono le lezioni clandestine. Il lettore viene catapultato in un mondo di contrasti, dove la bellezza e la speranza convivono con la paura e la repressione.
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