Un breve testo anonimo del II-III secolo d.C. che offre una profonda riflessione sul cristianesimo, criticando paganesimo e giudaismo e definendo i cristiani come "anima del mondo". Esplora l'identità cristiana e il rapporto tra fede e mondo.
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Enigmatico e affascinante, il "Discorso a Diogneto" è un breve testo anonimo, redatto tra l'inizio del II secolo e la fine del III, giunto a noi in un solo codice ritrovato a Costantinopoli nella prima metà del XV secolo.
Quest'opera costituisce un'analisi stimolante, colta e teologicamente ricca del cristianesimo, con una concisa critica del paganesimo e del giudaismo. La presentazione agile ed efficace del cristianesimo offre scorci grandiosi e coinvolgenti, come la prospettiva con cui sono accostati peccato e perdono.
I cristiani vengono definiti "anima del mondo", espressione ripresa dal Vaticano II nella Lumen gentium. Essi, pur non distinguendosi dagli altri uomini per paese, lingua o veste, vivono come stranieri nella propria patria, partecipando a tutto come cittadini ma adattandosi come stranieri. Ogni terra straniera è per loro patria, e ogni patria è terra straniera.
Questa edizione di EDB offre un'opportunità unica per approfondire un testo fondamentale per la comprensione del cristianesimo delle origini. Un'opera imprescindibile per chiunque sia interessato alla storia della teologia e alla spiritualità cristiana.