Un'analisi intensa e toccante sul tema del suicidio, scritta da Jean Améry, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti. L'autore esplora le motivazioni che possono spingere un individuo a porre fine alla propria esistenza, offrendo una riflessione sulla condizione umana e sulla libertà di scegliere il proprio destino.
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"Levar la mano su di sé: discorso sulla libera morte" di Jean Améry è un'opera intensa e profondamente toccante che affronta il tema del suicidio con una lucidità disarmante. L'autore, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, esplora le motivazioni che possono spingere un individuo a porre fine alla propria esistenza, offrendo una riflessione spietata sulla condizione umana e sulla libertà di scegliere il proprio destino.
Améry non si limita a fornire un'analisi teorica del suicidio, ma attinge alla propria esperienza personale per affrontare la questione con una profondità emotiva rara. La sua testimonianza di sopravvissuto all'orrore dei campi di sterminio conferisce al libro un valore ancora maggiore, rendendolo una lettura imprescindibile per chiunque voglia confrontarsi con uno dei temi più delicati e controversi della nostra società.
"Levar la mano su di sé" è un libro che scuote le coscienze e invita a una riflessione profonda sul significato della vita e della morte. Un'opera che non lascia indifferenti e che continua a interrogare il nostro tempo.