Questo libro esplora il potere del linguaggio e come esso modella il nostro pensiero e la nostra visione politica. L'autrice dimostra come le persone diventano invisibili come individui se sono sempre viste come parte di un gruppo e possono esprimersi solo come tali. Kübra Gümüşay ci invita a riflettere sul rapporto tra la lingua e l'utilizzo disumano che ne viene fatto, sui suoi limiti e sulla necessità di creare nuove forme del parlare che non categorizzino le persone.

EAN: 9788860447357
Attualmente questo prodotto non è disponibile sul nostro sito
Assistenza Clienti

Per qualsiasi esigenza Scrivici su WhatsApp, oppure visita la pagina contattaci.

Spedizione Gratuita

Spedizione gratuita in tutta Italia, per maggiorni informazioni: pagina spedizioni.

Dettagli sul prodotto

Un libro che insegue un desiderio: un linguaggio che non riduca le persone a categorie.

Immaginate che la lingua sia un museo, dove si impara a conoscere presente e passato, oggetti e idee, sensazioni e sentimenti, e si imparano anche i nomi delle cose. In questo museo, Kübra Gümüşay esplora la questione di come il linguaggio modella il nostro pensiero e determina la nostra visione politica. Dimostra come le persone diventano invisibili come individui se sono sempre viste come parte di un gruppo e possono esprimersi solo come tali.

Un linguaggio che non categorizza

Attraverso la lingua e l'uso spesso inconsapevole che se ne fa, Kübra Gümüşay racconta la società contemporanea e chiarisce come l'unico modo per usare la lingua in senso democratico sia comprenderne i meccanismi e le valenze politiche. Questo libro è un invito a riflettere sul potere delle parole e a imparare a usarle con responsabilità, per costruire un mondo più inclusivo e rispettoso della diversità.

Un saggio che riflette sul rapporto tra la lingua e l'utilizzo disumano che ne viene fatto

Kübra Gümüşay, giornalista e attivista tedesca, ci invita a riflettere sul rapporto tra la lingua e l'utilizzo disumano che ne viene fatto. Il libro esplora i limiti del linguaggio e la necessità di creare nuove forme del parlare che non categorizzino le persone. La Gümüşay evidenzia norme e disuguaglianze delle lingue, che possono modificare non solo la nostra percezione del mondo ma anche quella dello spazio e del tempo. Come i Pirahã, i quali non usano numeri superiori a due, o i Thaayorre, i quali non usano i concetti di destra e sinistra.

Un libro che ci invita a riflettere sul potere delle parole

In un mondo sempre più diviso, questo libro ci invita a riflettere sul potere delle parole e a imparare a usarle con responsabilità, per costruire un mondo più inclusivo e rispettoso della diversità.