Un'opera che esplora il ruolo cruciale dell'ambiente nell'educazione infantile. Offre una riflessione approfondita su come gli spazi educativi possono essere progettati per stimolare l'apprendimento, la creatività e il benessere dei bambini, ispirandosi al concetto dello spazio come "terzo educatore" di Loris Malaguzzi.
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"Lo spazio che educa. Generare un'identità pedagogica negli ambienti per l'infanzia" è un'opera di Beate Weyland e Alessandra Galletti che esplora in profondità il ruolo cruciale dell'ambiente nell'educazione dei bambini. Pubblicato da Edizioni Junior, questo libro offre una riflessione approfondita su come gli spazi educativi possano essere progettati e utilizzati per stimolare l'apprendimento, la creatività e il benessere dei più piccoli.
Il volume sottolinea come la scuola dell'infanzia sia in continua evoluzione, influenzata dai nuovi paradigmi di apprendimento e dall'importanza dello spazio come elemento educativo. L'obiettivo è creare ambienti accoglienti, stimolanti e in grado di prendersi cura di chi li frequenta, offrendo spazi dedicati sia ai bambini che agli educatori.
Le autrici, ispirandosi al pensiero di Loris Malaguzzi, considerano lo spazio come un "terzo educatore", capace di influenzare profondamente le dinamiche educative. Il libro guida i lettori alla scoperta del potenziale pedagogico dell'ambiente, offrendo spunti pratici per trasformare gli spazi in veri e propri strumenti di apprendimento.
Attraverso un approccio pratico e riflessivo, "Lo spazio che educa" invita educatori, pedagogisti e architetti a ripensare gli ambienti educativi, creando luoghi in cui i bambini possano crescere, esplorare e sviluppare appieno il loro potenziale. Il libro fornisce strumenti utili per progettare spazi che rispondano alle esigenze specifiche dei bambini, promuovendo un'educazione inclusiva e personalizzata.