Un'analisi sull'ispirazione artistica e le sue intermittenze nell'arte contemporanea, attraverso le opere di Duchamp, Johns e Boetti. Il libro esplora la "reinvenzione" del mestiere di artista e la sfida dell'ispirazione nella società moderna.
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"Macchina e stella. L'eredità di Duchamp" di Michele Dantini, edito da Johan & Levi, esplora il tema dell'ispirazione e delle sue intermittenze attraverso tre minisaggi che prendono spunto dagli emblemi lasciati in eredità da Marcel Duchamp: la macchina e la stella. Il libro analizza le opere di Duchamp, Jasper Johns e Alighiero Boetti per gettare nuova luce sulla metafora dell'artista come "macchina" e sul venir meno del processo creativo come ordinata routine professionale.
Dantini esamina la "reinvenzione" del mestiere di artista, soffermandosi sull'adozione di readymade per restituire plausibilità e vigore alle tecniche tradizionali, sulla dilatazione indefinita dei tempi di esecuzione e sulla pratica dell'arte della ripetizione. L'autore esplora anche la creazione di appaganti routine attraverso procedimenti "automatici", impersonali e delegabili.
Il libro affronta la sfida della generazione "informale" nel proteggersi dalle discontinuità dell'"ispirazione" e nel conferire durata al tempo interiore. Dantini invita il lettore a cogliere nelle opere una continuità nella transizione e a ricostruire le metafore soggiacenti, interpretando una routine improvvisamente sgombra di tecniche e riferimenti riconoscibili.
"Macchina e stella" è un'opera stimolante che offre una nuova prospettiva sull'arte contemporanea e sul ruolo dell'artista nella società moderna. Un libro ideale per gli appassionati d'arte e per chiunque sia interessato a comprendere i processi creativi e le sfide dell'ispirazione.