Un'analisi approfondita dell'opera cinematografica di Mario Soldati, dagli esordi alle opere più mature, con un focus sulle sue peculiarità stilistiche, le tematiche ricorrenti e il rapporto con il contesto storico e culturale dell'epoca. Il volume è arricchito da un'intervista inedita e da un percorso fotografico attraverso i set dei suoi film.
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Mario Soldati, figura eclettica del panorama culturale italiano del Novecento, è celebrato in questo volume per la sua duplice veste di scrittore raffinato e regista innovativo. Riscopriamo un autore capace di spaziare tra generi e linguaggi, lasciando un'impronta indelebile nel cinema italiano.
Il libro ripercorre la carriera cinematografica di Soldati, dagli esordi con commedie leggere durante il periodo fascista, passando per classici come "Piccolo mondo antico" e "Malombra", fino ad arrivare a opere più eccentriche e sperimentali come il noir neorealista "Fuga in Francia" e l'adattamento de "La provinciale" di Moravia. Non mancano incursioni nel cinema di genere, con film di cappa e spada, comici e melodrammi.
Attraverso saggi di importanti critici e intellettuali italiani, il volume offre una panoramica completa sull'opera cinematografica di Soldati, analizzandone le peculiarità stilistiche, le tematiche ricorrenti e il rapporto con il contesto storico e culturale dell'epoca. Un'occasione per riscoprire un regista spesso sottovalutato, ma fondamentale per comprendere l'evoluzione del cinema italiano.
Ad arricchire il volume, un'intervista inedita di Jean Gili a Mario Soldati, in cui lo scrittore si racconta e svela i suoi pensieri sul cinema, e un percorso fotografico che ci accompagna sui set dei suoi film più importanti. Un'occasione unica per scoprire il dietro le quinte del cinema di Soldati e per approfondire la conoscenza di un artista che ha saputo interpretare al meglio lo spirito del suo tempo.