Matrimonio nel diritto romano classico

Il matrimonio nel diritto romano classico era un'istituzione fondamentale, basata sul consenso reciproco, l'affectio maritalis e la monogamia. Il divorzio era possibile senza atti formali, mentre il ripudio era consentito in alcuni casi specifici.

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Il matrimonio nel diritto romano classico: un'unione di affetto e diritto

Il matrimonio nel diritto romano classico, noto come matrimonium, era un'istituzione fondamentale che andava ben oltre la semplice unione di due persone. Era un'unione di affetto e diritto, con profonde implicazioni sociali, economiche e religiose.

I pilastri del matrimonio romano

  • Affectio maritalis: Il fondamento del matrimonio romano era l'affectio maritalis, ovvero la volontà costante di vivere insieme in unione, solo, al proprio coniuge. Senza questa intenzione, l'unione era considerata concubinato.
  • Consensualità: Il matrimonio romano non si basava su riti formali o atti solenni, ma sul consenso reciproco dei due partner. Era sufficiente la convivenza stabile e la volontà di vivere insieme come marito e moglie.
  • Monogamia: Il diritto romano, in tutte le sue epoche, ha sempre riconosciuto la monogamia come principio fondamentale del matrimonio. Un uomo non poteva avere più mogli legittime.
  • Esogamia: Il matrimonio era consentito solo tra persone appartenenti a gruppi familiari diversi, sia dal punto di vista agnatizio che da quello gentilizio, e, in seguito, da quello cognatizio.

Le forme del matrimonio romano

Nel corso della storia romana, si sono sviluppate diverse forme di matrimonio, tra cui:

  • Matrimonio cum manu: La donna che contraeva questo tipo di matrimonio usciva dalla famiglia d'origine ed entrava in quella del marito, sottoposta alla sua autorità.
  • Matrimonio sine manu: In questo caso, la donna manteneva il suo status giuridico e la sua autonomia all'interno della famiglia d'origine.

Lo scioglimento del matrimonio

Il divorzio nel diritto romano era possibile senza atti formali. Era sufficiente la fine della convivenza o dell'affectio maritalis, o, in casi estremi, la morte del coniuge. Il ripudio, ovvero la decisione unilaterale di sciogliere il matrimonio, era consentito in alcuni casi specifici, come l'impotenza, la scomparsa o la prigionia del coniuge.

Il matrimonio romano: un'istituzione in evoluzione

Il matrimonio romano ha subito diverse evoluzioni nel corso dei secoli, influenzato da fattori sociali, politici e religiosi. L'influenza del cristianesimo, ad esempio, ha portato a una maggiore attenzione alla sacralità del matrimonio e alla sua indissolubilità.

Lo studio del matrimonio romano offre un'affascinante prospettiva sulla società romana e sulle sue trasformazioni nel tempo. È un'istituzione complessa e ricca di sfumature, che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del diritto e della famiglia.

Specifiche

Caratteristiche Descrizione
Tipologia Matrimonio consensuale
Forma Convivenza stabile e affectio maritalis
Principi Monogamia, esogamia
Scioglimento Divorzio, ripudio, morte