"Max e Flora" è un romanzo di Isaac Bashevis Singer ambientato nel ghetto di Varsavia all'inizio del Novecento. La storia racconta di Max, un uomo cinico e donnaiolo, che si ritrova a dover affrontare i suoi demoni interiori dopo l'incontro con una giovane donna di nome Rashka.
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Max e Flora, una coppia di ebrei che gestiscono un bordello a Buenos Aires, tornano a Varsavia per procurarsi nuove "merce" per il loro business. Ma Max, un uomo cinico e donnaiolo, in apparenza soddisfatto di sé e della propria ricchezza, è in realtà tormentato da dubbi e da domande a cui non trova risposta. L'incontro con Rashka, una giovane donna di appena quindici anni, sconvolgerà la sua vita e lo porterà a confrontarsi con i suoi demoni interiori.
Il romanzo è ambientato nel ghetto di Varsavia all'inizio del Novecento, un luogo ricco di vita e di colori, ma anche di miseria e di dolore. Singer ci restituisce l'atmosfera di questo mondo perduto, con i suoi odori, i suoi suoni e i suoi personaggi. Tra i tanti, incontriamo Meir Panna Acida, Leah Lingualunga, Itche il Guercio e Srulke il Tonto, figure pittoresche e indimenticabili che popolano la commedia umana di Singer.
"Max e Flora" è un romanzo di grande intensità, che affronta temi universali come l'amore, la morte, la fede e la ricerca del senso della vita. Singer, con la sua scrittura ironica e profonda, ci offre un ritratto spietato e commovente dell'animo umano, in tutte le sue contraddizioni e le sue fragilità.
Se sei appassionato di letteratura ebraica, di storie ambientate nel passato e di personaggi complessi e affascinanti, "Max e Flora" è il libro che fa per te.