Un'indagine approfondita su come un gruppo di scienziati ha seminato dubbi sull'evidenza scientifica riguardante questioni ambientali cruciali, rivelando le strategie e le motivazioni dietro questa campagna di disinformazione.
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"Mercanti di dubbi" è un'inchiesta approfondita e inquietante su come un gruppo ristretto di scienziati e figure influenti abbia deliberatamente seminato dubbi sull'evidenza scientifica riguardante questioni cruciali come il fumo, le piogge acide, il buco nell'ozono e, soprattutto, il riscaldamento globale. Naomi Oreskes ed Erik Conway svelano le strategie e le motivazioni dietro questa campagna di disinformazione, che ha avuto un impatto significativo sulla politica ambientale e sulla percezione pubblica.
Il libro ripercorre la storia di questi "mercanti di dubbi" a partire dagli anni '50, quando alcuni fisici misero la loro autorevolezza al servizio dell'industria del tabacco per contrastare le accuse sulla pericolosità del fumo. Da allora, le stesse tattiche sono state utilizzate per minare la credibilità della scienza in altri ambiti, con conseguenze spesso disastrose per l'ambiente e la salute pubblica.
Le motivazioni dei mercanti di dubbi sono complesse e variegate: dall'anticomunismo alla difesa del neoliberismo, dalla ricerca di prestigio personale all'arricchimento economico. Tuttavia, il risultato delle loro azioni è sempre lo stesso: rallentare o bloccare l'adozione di politiche che avrebbero potuto proteggere l'ambiente e la salute pubblica, ma che avrebbero anche minato i profitti di alcune aziende.
A quindici anni dalla sua pubblicazione negli Stati Uniti, questa nuova edizione di "Mercanti di dubbi" si presenta più che mai attuale. Con una prefazione di Massimo Polidoro e una nuova intervista a Naomi Oreskes, il libro analizza le nuove forme di negazionismo e disinformazione che stanno mettendo sotto scacco la scienza, il ritorno del libero mercato assoluto e l'inattivismo che ci impedisce di affrontare le sfide ambientali del nostro tempo.