Un'analisi approfondita del mito e della sua influenza sulla società moderna, esplorando le sue radici antiche e le manipolazioni del potere attraverso le mitologie. Questa nuova edizione è arricchita dall'inedito "La nascita dello spazio-tempo".
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Mito. Nuova ediz. di Furio Jesi, pubblicato da Quodlibet, rappresenta una pietra miliare nell'analisi del mito e della sua persistente influenza sulla società contemporanea. Scritto nel 1973, questo saggio è una sintesi del pensiero di Jesi sulla "macchina mitologica", un modello conoscitivo che esplora come le antiche mitologie continuino a plasmare la nostra cultura e politica.
Jesi traccia un percorso che va dalla sopravvivenza dei miti antichi nell'umanesimo all'allegoria di Vico, esplorando il lato oscuro dell'illuminismo e le teorie di studiosi come Creuzer, Bachofen, Wilamowitz, Cassirer, Kerényi, Jung, Malinowski, Eliade, Dumézil e Lévi-Strauss. L'autore mette in luce come la scienza mitologica possa trasformarsi in una "scienza di ciò che non c'è", data la sua tendenza a narrare di origini remote e inverificabili, dotate di un potere ipnotico.
Un aspetto cruciale del libro è l'analisi di come le mitologie siano state impiegate dagli apparati totalitari per manipolare le masse. Jesi non si limita a una critica umanistica dell'ideologia, ma sposta l'attenzione dal contenuto del mito al meccanismo che lo produce, invitando a indagare il funzionamento della "macchina mitologica" piuttosto che la sua presunta essenza enigmatica.
Questa nuova edizione è arricchita dall'inedito "La nascita dello spazio-tempo", che offre ulteriori spunti di riflessione sul tema del mito e della sua relazione con la percezione del tempo e dello spazio.
Mito. Nuova ediz. è una lettura essenziale per chiunque voglia comprendere le radici del pensiero occidentale e le dinamiche del potere nella società contemporanea.