Morire di classe. La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin. Ediz. illustrata

Un libro fotografico e letterario che denuncia le condizioni disumane dei manicomi italiani, con immagini potenti di Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin e testi di grandi autori come Erving Goffman, Michel Foucault e Primo Levi.

EAN: 9788842833741
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Dettagli sul prodotto

Un viaggio fotografico e letterario nel cuore dei manicomi italiani

Pubblicato per la prima volta nel 1969, "Morire di classe" è un'opera che ha segnato un punto di svolta nella storia della psichiatria italiana. Attraverso immagini potenti e testi incisivi, il libro denuncia le condizioni disumane in cui vivevano i pazienti negli ospedali psichiatrici dell'epoca, contribuendo alla battaglia di Franco Basaglia per la chiusura di questi istituti.

Immagini che parlano

Le fotografie in bianco e nero di Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin, due dei più importanti fotografi italiani, catturano la realtà cruda e desolante dei manicomi. Muri spogli, porte chiuse a chiave, corpi immobilizzati, sguardi vuoti e disperati: ogni immagine racconta una storia di sofferenza e di isolamento.

Testi che interrogano

Le fotografie si alternano a testi selezionati da Basaglia stesso, tratti da opere di grandi autori come Erving Goffman, Michel Foucault, Primo Levi, Jonathan Swift, Rainer Maria Rilke e Peter Weiss. Questi testi, che riflettono sulla follia, sulla società e sulla condizione umana, arricchiscono la narrazione e offrono spunti di riflessione.

Un libro che scuote le coscienze

"Morire di classe" non è solo un libro fotografico, ma un documento storico e sociale che ha contribuito a cambiare il modo in cui si pensa alla malattia mentale. Il libro pone anche una questione etica: come possiamo guardare alla sofferenza senza cadere nel voyeurismo o nello sfruttamento?

Un'opera che continua a essere attuale

Oggi, a distanza di decenni dalla sua pubblicazione, "Morire di classe" rimane un'opera di grande attualità. Le immagini e i testi del libro ci ricordano l'importanza di combattere la discriminazione e l'esclusione sociale, e di costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.