"Morte a Credito" è un romanzo di Louis-Ferdinand Céline che racconta l'infanzia e l'adolescenza dell'autore in un ambiente familiare opprimente. La prosa di Céline è sconvolgente e visionaria, un flusso di coscienza che trascina il lettore in un vortice di emozioni. Questa edizione è la prima edizione italiana integrale, con la ripubblicazione dei brani censurati nella prima traduzione di Giorgio Caproni.
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"Morte a Credito", pubblicato nel 1936, è il secondo grande romanzo di Louis-Ferdinand Céline, un'opera che si addentra nell'infanzia e nell'adolescenza dell'autore, un viaggio introspettivo e spietato nell'animo umano.
Cresciuto in un ambiente familiare opprimente e carico di odio, il giovane Ferdinand, alter ego di Céline, racconta le sue esperienze familiari, turistiche, scolastiche, erotiche e lavorative. La nonna Caroline e lo zio Éduard sono le uniche figure luminose in un contesto cupo e opprimente.
La scrittura di Céline è un'esplosione di emozioni, un flusso di coscienza che trascina il lettore in un vortice di ossessioni, oscenità e violenza. La realtà che descrive è un'allucinazione provocata dalla realtà stessa, un'esperienza sensoriale che coinvolge tutti i sensi.
Questa edizione di "Morte a Credito" è la prima edizione italiana integrale, con la ripubblicazione dei brani censurati nella prima traduzione di Giorgio Caproni. La traduzione di Caproni, un poeta di grande talento, è un capolavoro di adattamento linguistico, che riesce a rendere la complessità e la bellezza della prosa di Céline.
"Morte a Credito" è un romanzo che non lascia indifferenti. La sua forza sta nella capacità di Céline di mettere a nudo l'animo umano, di mostrarne le fragilità e le contraddizioni. Un'opera che ci invita a riflettere sulla vita, sulla morte e sul senso dell'esistenza.