"Morte di Danton" è un dramma storico di Georg Büchner che racconta la Rivoluzione Francese e la contrapposizione tra i due portavoce della rivoluzione, Danton e Robespierre. L'opera è stata pubblicata nel 1835 e si concentra sulla fragilità della condizione umana e sull'impossibilità di invertire la rotta assegnata agli esseri umani.

EAN: 9788806229795
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Morte di Danton: un dramma storico che riflette la condizione umana

"Sotto l'apparenza del dramma storico 'Morte di Danton' nasconde i nervi scoperti della condizione umana, così come sarà rivelata e rappresentata un secolo dopo, nel Novecento, con quella stessa incandescenza, la stessa disillusione, lo stesso urlo soffocato. Per Büchner, come per Leopardi, la Storia non è che una macchina celibe, anche se le ragioni per scatenare la rivoluzione sono sempre tutte vive e presenti. Quello che commuove, in 'Morte di Danton', è la fragilità: sembra un paradosso, trattandosi di vicende che raccontano i protagonisti di un tempo in cui si è sprigionata una forza di cui ancora oggi sentiamo la spinta. Eppure nessuno di quegli uomini ha potuto sottrarsi, oltre che alla ghigliottina, alla verifica della propria impossibilità di invertire la rotta assegnata (da Dio? dalla Natura? dal Nulla?) agli esseri umani, nonché di porre rimedio all'ingiustizia che da sempre regna sovrana." (Mario Martone)

Un'opera teatrale che racconta la Rivoluzione Francese

Scritto in soli cinque settimane dal ventunenne Georg Büchner, "Danton's Death" si concentra sulla contrapposizione tra i due portavoce della Rivoluzione Francese. L'opera è stata pubblicata nel 1835 con il sottotitolo "Immagini drammatiche del Terrore in Francia".

La trama

  • Atto Primo: Il primo atto presenta tre gruppi di rivoluzionari: i partigiani di Georges Jacques Danton, i seguaci di Maximilien de Robespierre e il popolo, che hanno in comune la disapprovazione dell'evoluzione della Rivoluzione Francese.
  • Atto Secondo: Gli amici di Danton lo spingono ad agire o almeno a fuggire dai partigiani di Robespierre.
  • Atto Terzo: I prigionieri discutono sull'esistenza di Dio (il tentativo di provare l'inesistenza di Dio fallisce) e sulla vita.
  • Atto Quarto: Danton e i suoi partigiani sono condannati a morte.

Danton e il suo amico Camille Desmoulins scambiano opinioni sulla vita e sulla morte. Julie, la moglie di Danton al quale aveva promesso fedeltà anche oltre la morte, si avvelena. Il popolo si mostra curioso e ironico sul cammino verso il patibolo. Quando Lucile Desmoulins vede suo marito salire sul palco della ghigliottina, diviene folle e decide di morire anch'essa. Grida: «Viva il Re!», causando la propria condanna a morte.

Le fonti dell'opera

Per scrivere la sua prima opera teatrale, Büchner si ispirò principalmente a due testi: la monumentale "Unsere Zeit oder geschichtliche Übersicht der merkwürdigsten Ereignisse von 1789-1830" (Il nostro tempo, profilo storico degli eventi storici più significativi tra il 1789 e il 1830) di Johann Conrad Friederich, apparsa in 140 quaderni e poi in trenta volumi, a Stoccarda, tra il 1826 e il 1830, e l'"Histoire de la Révolution française" (Storia della rivoluzione francese) di Adolphe Thiers.

Un'opera che ha segnato la storia del teatro

Dalla prima rappresentazione di La morte di Danton, curata da Max Reinhardt nel 1916, a quella di Vogt del 1921 con Alessandro Moissi nella parte di Danton, il teatro di Büchner è entrato ormai a far parte del repertorio classico, sia in Germania, sia in Francia che in Italia, dove è ancora recente, tra l'altro, la presentazione alla Scala dell'opera lirica di Alban Berg tratta dal Woyzeck.