Un'analisi storica e sociale sul destino dei nazisti che sono sfuggiti alla giustizia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il libro risponde a domande scomode e fa luce su uno dei capitoli più oscuri della storia del Novecento.
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Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre il Terzo Reich si sgretolava e la notizia della morte di Hitler si diffondeva, molti tedeschi si risvegliarono da un incubo, desiderosi di lasciarsi alle spalle la violenza e la guerra. Ma cosa accadde ai nazisti che sopravvissero, in particolare a coloro coinvolti in crimini di guerra?
"Nazisti in fuga" di Richard Dargie e Julian Flanders, edito da Giunti Editore, affronta questo tema scomodo, cercando di rispondere alle domande sorte dopo il 1945. Il libro analizza come, dopo la morte del Führer, molti tedeschi abbiano rinnegato il nazismo, ma si interroga su chi fossero i veri responsabili delle atrocità commesse e quanti di loro furono effettivamente portati davanti alla giustizia.
"Nazisti in fuga" è un'opera di fondamentale importanza per comprendere uno dei capitoli più oscuri della storia del Novecento. Attraverso un'indagine rigorosa e dettagliata, il libro fa luce su un tema complesso e controverso, offrendo al lettore una visione completa e approfondita di ciò che accadde ai nazisti dopo la fine della guerra. Un libro per chi vuole capire come la storia, a volte, preferisce dimenticare.