Un'inchiesta cruda e senza filtri sulla persistenza e la recrudescenza del fascismo in Italia. Paolo Berizzi analizza le nuove forme del fascismo, che si manifestano attraverso il populismo sovranista e l'assistenzialismo di strada, mettendo in guardia contro lo sdoganamento in corso da anni.
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In un'Italia che si appresta a celebrare l'anniversario della Liberazione, il libro "NazItalia: Viaggio in un Paese che si è Riscoperto Fascista" di Paolo Berizzi offre un'analisi cruda e senza filtri della persistenza e della recrudescenza del fascismo nel tessuto sociale e politico italiano. Attraverso un'inchiesta giornalistica approfondita, Berizzi dipinge un quadro allarmante di un Paese in cui le ideologie neofasciste serpeggiano sotto la superficie, alimentate da un clima di intolleranza e xenofobia.
Paolo Berizzi, noto per i suoi scoop su «la Repubblica», ha seguito da vicino la nuova marcia su Roma di Forza Nuova, il lido «mussoliniano» di Chioggia e altri episodi inquietanti che hanno segnato l'escalation fascioleghista e xenofoba in Italia. Con questo libro, l'autore corona quindici anni di inchieste sul campo, svelando retroscena inediti sulla svolta a destra della Lega e raccogliendo le testimonianze di un pentito di Forza Nuova.
Berizzi mette in luce le profonde divisioni che attraversano l'Italia di fronte al fenomeno del fascismo. Da un lato, c'è chi minimizza o attribuisce la colpa all'«immigrazione fuori controllo», come il leghista Salvini. Dall'altro, c'è chi assicura che «il fascismo in Italia è morto per sempre». Ma la realtà, come dimostra Berizzi, è ben diversa. Il libro fotografa un Paese che si è riscoperto fascista, o forse sotto sotto non ha mai smesso di esserlo.
L'autore analizza le nuove forme del fascismo, che si manifestano attraverso il populismo sovranista e l'assistenzialismo di strada offerto da partiti come CasaPound e Forza Nuova. Berizzi mette in guardia contro lo sdoganamento in corso da anni, alimentato dall'inedia delle istituzioni e degli organi dello Stato.
In un momento storico in cui i fascisti del terzo millennio agiscono nelle piazze e nel web, con la violenza e la beneficenza, Berizzi richiama il monito di Umberto Eco sul «fascismo eterno», capace di riproporsi sempre sotto forme liquide e larvate. Il nostro dovere, secondo Eco, è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo.