No time, no space. Come gli spazi si fanno luoghi

No time, no space. Come gli spazi si fanno luoghi: Un'indagine antropologica sugli spazi che plasmano la nostra identità

In un'epoca dominata dalla frenesia e dalla superficialità, questo libro di Clelia Castellano e Pietrangelo Buttafuoco ci invita a riscoprire il valore degli spazi che abitiamo e che ci abitano. È una riflessione delicata e immersiva sullo spazio inteso come narrazione antropologica, come dimensione oracolare in cui il demiurgo è lo sguardo umano.

Dalla sicurezza al significato: ripensare gli spazi pubblici

Gli autori ci spingono a interrogarci sulla differenza tra spazi utili e luoghi necessari, indispensabili per costruire persone e comunità. Ci offrono prospettive per ripensare soprattutto gli spazi pubblici, trasformandoli in luoghi di scambio reale, dove l'esperienza della condivisione possa restituirci gioia e senso di appartenenza.

Spazi rigenerativi: curare l'anomia e la disaffezione

L'opera esplora la capacità degli spazi di curare l'anomia e la disaffezione attraverso la bellezza e la porosità rispetto alla dimensione temporale. Si parla di luoghi in cui è possibile fermarsi a respirare, fare scuola, meravigliarsi di cose semplici. Luoghi come librerie, teatri, parchi e lidi, che apparentemente inutili, sono in realtà necessari per riedificare l'agorà del terzo millennio.

Un invito a riscoprire il valore dei luoghi

"No time, no space" è un invito a riscoprire il valore dei luoghi, a farli diventare spazi di accoglienza, di incontro e di crescita personale e collettiva. È un libro per chiunque desideri vivere in un mondo più umano e significativo.

Parole chiave: spazio, luoghi, identità, antropologia, spazi pubblici, comunità, rigenerazione, anomia, disaffezione, bellezza, librerie, teatri, parchi, lidi, accoglienza, incontro, crescita personale, crescita collettiva.