Un avvocato napoletano divorziato si trova a difendere un boss locale e a fare i conti con una nuova relazione. Un romanzo ironico e malinconico sulla ricerca della felicità e il senso della vita.
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"Non avevo capito niente" di Diego De Silva, pubblicato da Einaudi, è un romanzo che cattura l'essenza della vita moderna con un mix di ironia, malinconia e profonda umanità. Attraverso gli occhi di Vincenzo Malinconico, un avvocato napoletano che vive alla giornata, De Silva ci guida in un viaggio attraverso le complessità dell'amore, del lavoro e della famiglia.
Vincenzo Malinconico, avvocato divorziato, si barcamena tra un lavoro che non lo soddisfa e una vita personale in continuo disequilibrio. Quando viene nominato difensore d'ufficio di un boss locale, la sua routine viene scossa da eventi inaspettati. Parallelamente, l'incontro con Alessandra, un affascinante pubblico ministero, porta una ventata di novità nella sua vita sentimentale.
È il protagonista, un uomo qualunque che cerca di dare un senso alla propria esistenza, tra dubbi, incertezze e piccoli momenti di felicità.
Il pubblico ministero che irrompe nella vita di Vincenzo, portando con sé una nuova prospettiva sull'amore e sul futuro.
Un gruppo di personaggi eccentrici e divertenti che contribuiscono a creare un quadro vivido e realistico della società napoletana.
"Non avevo capito niente" è un romanzo che diverte, commuove e fa riflettere. Diego De Silva riesce a creare personaggi autentici e situazioni credibili, offrendo uno spaccato della realtà contemporanea con uno stile unico e inconfondibile. Ideale per chi ama le storie che parlano di vita vera, con un pizzico di ironia e un tocco di malinconia.