Non dico addio

Un viaggio nella memoria e nella brutalità umana

"Non dico addio" è un romanzo di Han Kang, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura, che ci porta in un viaggio oscuro e inquietante nella memoria e nella brutalità umana. La storia si svolge a Jeju, un'isola al largo della costa della Corea del Sud, dove nel 1948 e nel 1949 si verificò un massacro di circa 30.000 civili accusati di essere comunisti. La protagonista, In-seon, è una donna che ha perso la madre durante il massacro e che da allora è tormentata dai fantasmi del passato.

Un'indagine sull'amore estremo

Il romanzo esplora il tema dell'amore estremo, quello che spinge le persone a compiere atti disperati per proteggere le persone a cui tengono. In-seon è ossessionata dalla memoria della madre e dal suo desiderio di proteggerla, anche a costo di sacrificare se stessa. La sua ricerca della verità sul massacro di Jeju è un viaggio doloroso e straziante, ma anche un atto di amore e di resistenza.

Un'opera d'arte che ammalia

Han Kang scrive con una prosa elegante e metaforica, che ci trasporta nel mondo interiore dei personaggi e ci fa sentire la loro sofferenza. Il romanzo è ricco di simbolismi e di immagini evocative, che ci permettono di entrare in contatto con la memoria e con la brutalità del passato. "Non dico addio" è un'opera d'arte che ammalia e che ci lascia con una profonda riflessione sulla memoria, sull'amore e sulla violenza.

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