Un'esplorazione senza censure della vita e dei costumi nella Parigi del Settecento, svelando un'epoca di eccessi, intrighi e ricerca spasmodica del piacere in tutte le sue forme. Un affresco vivido e dettagliato che mette in luce i lati oscuri e le contraddizioni di un'epoca controversa.
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"Non mi attirano i piaceri innocenti" di Francesca Sgorbati Bosi, edito da Sellerio, è un'esplorazione avvincente e senza censure della vita e dei costumi nella Parigi del Settecento. Lungi dall'immagine patinata del Secolo dei Lumi, il libro svela un'epoca di eccessi, intrighi e ricerca spasmodica del piacere in tutte le sue forme, soprattutto quella sessuale.
La filosofia illuminista aveva sdoganato il piacere come istinto naturale, portando al crollo delle convenzioni morali. Il gioco d'azzardo, la frequentazione dei bordelli e le relazioni con amanti diventano la norma, definendo uno stile di vita libertino e scandaloso. Mentre la moglie ufficiale regna nella casa familiare, la "petite maison" diventa il rifugio per amanti e amici, un luogo di totale libertà.
Alle donne viene finalmente riconosciuto il diritto al piacere, seppur con discrezione. Tuttavia, la parità di genere resta un miraggio, e le ragazze sono spesso vittime di predatori, soprattutto tra la nobiltà e la ricca borghesia. Solo le cortigiane di successo riescono a usare il sesso come strumento di rivalsa.
In un'epoca priva di riservatezza, la polizia sorveglia ogni aspetto della vita parigina, grazie a una fitta rete di spie. Nobili, stranieri e clero sono costantemente monitorati, ma l'intervento avviene soprattutto per prevenire scandali e disordini. I rapporti degli ispettori diventano una fonte preziosa per ricostruire la vita privata nel Settecento, non solo dei privilegiati, ma anche degli umili che, volenti o nolenti, partecipano alla sfrenata ricerca del piacere.
Francesca Sgorbati Bosi ci offre un affresco vivido e dettagliato della Parigi del Settecento, svelandone i lati oscuri e le contraddizioni. Attraverso una prosa elegante e rigorosa, l'autrice ci conduce in un viaggio affascinante nel cuore di un'epoca controversa, dove il piacere era l'ossessione di tutti, dai nobili alle cortigiane, dai filosofi agli agenti di polizia.