Non pensare a niente. Carmelo Bene e l'abbandono del soggetto

Un'analisi approfondita del teatro di Carmelo Bene

"Non pensare a niente. Carmelo Bene e l'abbandono del soggetto" di Caterina Piccione, edito da Mimesis, offre un'analisi penetrante e originale del teatro di Carmelo Bene, esplorandone la radicale decostruzione del soggetto come categoria del pensiero e dell'azione.

Un teatro che frantuma il soggetto

L'autrice dimostra come Bene, lungi dal rifugiarsi in sterili astrazioni teoriche, innesti la sua operazione di frantumazione del soggetto nel vivo della scena del suo tempo, legandosi a tradizioni teatrali marginali e sviluppandosi attraverso sperimentazioni audaci e innovative. Bene, per porre fine alla rappresentazione attraverso la rappresentazione, disarticola la grammatica simbolica del teatro, smantellando le convenzioni e le aspettative del pubblico.

Dalla parodia alla phoné: un percorso di liberazione

Il libro ripercorre il percorso artistico di Bene, dalla parodia del Grande Attore alla scoperta della phoné, fino al divenire minore della macchina attoriale. Il gesto di Bene si trasforma in un lorenzaccio, una deformazione in atto dei corpi, un'invocazione di noluntas, un abbandono al femminile, una rinuncia al potere. Bene assume le sembianze di un Narciso senza più desiderio, sottratto a se stesso e perso nel puro godimento, vita nella vita, mondo nel mondo.

Un invito alla riflessione

"Non pensare a niente. Carmelo Bene e l'abbandono del soggetto" è un libro fondamentale per chiunque voglia approfondire la conoscenza del teatro di Carmelo Bene e comprendere la sua importanza nel panorama culturale italiano. Un testo ricco di spunti di riflessione, che invita il lettore a interrogarsi sul ruolo del soggetto nell'arte e nella società contemporanea.

Parole chiave:

• Carmelo Bene
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