"Non so che viso avesse: Quasi un'autobiografia" è un'opera di Leonardo Sciascia che offre un ritratto intimo e sfaccettato dell'autore attraverso ricordi, riflessioni e citazioni, esplorando temi come la memoria, l'identità e il rapporto tra vita e opera.
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"Non so che viso avesse: Quasi un'autobiografia" è un'opera singolare di Leonardo Sciascia, pubblicata per la prima volta nel 1986. Non si tratta di una vera e propria autobiografia nel senso tradizionale del termine, bensì di una serie di riflessioni, ricordi, aneddoti e citazioni che, come tessere di un mosaico, compongono un ritratto sfaccettato e intimo dell'autore.
Sciascia ripercorre la sua vita, dall'infanzia trascorsa nel paese natale di Racalmuto, in Sicilia, agli anni della formazione, fino al successo letterario e all'impegno politico. Non segue un ordine cronologico preciso, ma procede per associazioni di idee, accostando episodi personali a riflessioni sulla letteratura, la storia, la politica e la giustizia.
Il titolo stesso dell'opera, "Non so che viso avesse", suggerisce un'indagine sulla memoria e sull'identità. Sciascia sembra voler ricostruire il proprio passato, non tanto per fissarlo in una forma definitiva, quanto per interrogarsi sul significato delle proprie esperienze e sul rapporto tra la vita e l'opera.
Attraverso le sue parole, emerge un autoritratto intellettuale di un uomo profondamente legato alla sua terra, ma al tempo stesso aperto al mondo e animato da una curiosità inesauribile. Un uomo che ha saputo coniugare l'amore per la letteratura con l'impegno civile, denunciando le ingiustizie e le contraddizioni della società italiana.
Parole chiave: Leonardo Sciascia, autobiografia, Sicilia, letteratura italiana, memoria, identità, impegno civile, Racalmuto, Novecento.