Un economista italiano irrompe in una conferenza a Oxford con un gregge di pecore, gettando la sua famiglia nel caos e aprendo un mistero sulla sua vera identità. Un romanzo che esplora la crisi contemporanea da una prospettiva futura, invitando a riflettere sul tempo e sulla possibilità di una vita diversa.
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Immagina una scena surreale: un prestigioso college di Oxford, una conferenza imminente, e all'improvviso, un'invasione pacifica di pecore guidate da un giovane economista italiano, Filippo Cantirami. Questo è l'incipit del romanzo "Non so niente di te" di Paola Mastrocola, un'opera che getta i genitori di Filippo in un vortice di confusione e ansia. Cosa si cela dietro questo gesto inaspettato? Dov'è finito il figlio modello che credevano di conoscere?
La narrazione si sviluppa attorno alla figura enigmatica di Filippo, un ragazzo che sembra svanire nel nulla, lasciando dietro di sé una scia di interrogativi. Chi è veramente Filippo Cantirami? Qual è il patto segreto che lo lega al suo compagno Jeremy?
Mastrocola ci trasporta in un futuro ipotetico, cinquant'anni avanti nel tempo, per analizzare la crisi contemporanea da una prospettiva distante. Filippo, un personaggio scomodo e privilegiato, diventa il fulcro di una riflessione profonda sul tempo e sulla possibilità di ripensarlo.
Attraverso i pensieri, i silenzi, i gesti e le scelte di Filippo, l'autrice ci invita a sognare una vita diversa, a mettere in discussione le nostre certezze e a considerare nuove prospettive. "Non so niente di te" è un romanzo che stimola la riflessione e invita a guardare il mondo con occhi nuovi.