Un'analisi critica dell'Unione Europea, che denuncia gli sprechi e le inefficienze che caratterizzano l'organizzazione, e che invita i cittadini a ribellarsi contro un'Europa che non li ascolta.
"Bisogna uscire dall'euro. Subito." Con queste parole, Mario Giordano, giornalista e scrittore italiano, apre il suo libro Non vale una lira. Euro, sprechi, follie: così l'Europa ci affama, un'accesa critica all'Unione Europea e alla sua gestione economica.
Giordano sostiene che l'euro, fin dalla sua introduzione, ha portato solo disastri: ha impoverito i cittadini, ha aumentato le disparità tra i Paesi membri e ha fallito nel realizzare il sogno europeo dei nostri padri.
L'autore descrive l'Europa come un mostro burocratico e antidemocratico, sempre più distante dai cittadini e dai loro bisogni. L'Unione Europea, secondo Giordano, opprime i cittadini con la sua tirannia fiscale e con una quantità di normative astruse.
Giordano denuncia gli sprechi e le inefficienze che caratterizzano l'Unione Europea. Cita come esempio il palazzo del Parlamento Europeo a Strasburgo, un edificio da 500 milioni di euro che resta chiuso 317 giorni l'anno e che moltiplica i costi di funzionamento.
L'autore critica anche il numero eccessivo di sedi e di personale dell'Unione Europea, con 139 sedi sparse in tutto il mondo e 5366 addetti, di cui 33 alle isole Figi, 37 alle Mauritius e 44 ai Caraibi.
Giordano conclude il suo libro con un appello ai cittadini europei affinché si ribellino contro un'Europa che non li ascolta e che non li rappresenta.
Non vale una lira. Euro, sprechi, follie: così l'Europa ci affama è un libro che fa riflettere e che invita a interrogarsi sul futuro dell'Unione Europea.
Titolo | Non vale una lira. Euro, sprechi, follie: così l'Europa ci affama |
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Autore | Mario Giordano |
Editore | Mondadori |
Data di pubblicazione | 2014-03-01 |
ISBN-13 | 9788804639794 |
ISBN-10 | 8804639792 |
Numero di pagine | 165 |
Formato | Copertina rigida |
Lingua | Italiano |