Un'avvincente narrazione che ripercorre l'epopea del calcio italiano dal 1938 al 1950, tra trionfi sportivi, conflitti bellici e rinascita nazionale, attraverso le gesta di campioni indimenticabili.
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Rivivi l'età d'oro del calcio italiano nel libro "Nulla al mondo di più bello", un'avvincente narrazione che ripercorre gli anni dal 1938 al 1950, un periodo cruciale segnato da trionfi sportivi, conflitti bellici e rinascita nazionale.
Parigi, 1938. Vittorio Pozzo, CT della Nazionale, celebra la vittoria ai Mondiali. Il libro ci presenta i grandi campioni di quell'epoca: Meazza, simbolo di riscatto sociale; Piola, bomber conteso per ragioni di Stato; Amadei, l'idolo romano; Biavati, mago del dribbling; e Colaussi, talento triestino.
Ma l'epoca d'oro è presto offuscata dalle leggi razziali e dalla guerra. L'Austria viene annessa, in Francia si guarda con sospetto ai giocatori africani, in Russia le purghe colpiscono le squadre. Il calcio diventa "distrazione di massa" in un'Italia sull'orlo del baratro.
Nel dopoguerra, Valentino Mazzola guida il Grande Torino, simbolo di riscatto per un'Italia ferita. La squadra granata incarna la voglia di rinascita e restituisce orgoglio al Paese sotto le nuove insegne repubblicane.
"Nulla al mondo di più bello" non è solo un libro di sport, ma un affresco storico che racconta l'Italia attraverso le gesta dei suoi campioni, uomini che hanno emozionato intere generazioni e contribuito a rendere unica la storia del nostro Paese.