Ogni mattina a Jenin

Un romanzo che racconta la storia di una famiglia palestinese costretta a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria". La storia si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro: la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, da rifugiati che vivono "sospesi" in attesa di una svolta.

EAN: 9788807881336
icona disponibile Disponibile
icona nuovo Nuovo e Originale
6.30 €
Consegna stimata il 28 Dicembre
Reso e recesso entro 14 giorni (dettagli)
Garanzia del prodotto: 24 mesi (dettagli)
Assistenza Clienti

Per qualsiasi esigenza Scrivici su WhatsApp, oppure visita la pagina contattaci.

Spedizione Gratuita

Spedizione gratuita in tutta Italia, per maggiorni informazioni: pagina spedizioni.

Dettagli sul prodotto

Un viaggio emozionante nel cuore della Palestina

Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese.

Un racconto di speranza e resilienza

In parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro.

La tragedia dell'esilio e la forza dell'amore

In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, come rifugiati, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, che anzi descrive con pietà, rispetto e consapevolezza, racconta invece la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.

Un romanzo che tocca il cuore e la mente, un'opera che ci invita a riflettere sulla storia della Palestina e sul potere dell'amore e della speranza.

Ulteriori Informazioni

Editore: Feltrinelli
Autore: Susan Abulhawa , Silvia Rota Sperti
Collana: Universale economica
Formato: Libro in brossura
Anno: 2013