Un'analisi approfondita del rapporto tra omosessualità e cinema italiano dalla caduta del fascismo agli anni di piombo, basata su una vasta ricerca d'archivio e l'esame di oltre seicento film. Il libro esplora le rappresentazioni, le negoziazioni e i contesti che hanno plasmato la storia culturale italiana.
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Il volume "Omosessualità e cinema italiano: Dalla caduta del fascismo agli anni di piombo" di Massimo Giori, edito da UTET Università, esplora per la prima volta i complessi rapporti tra omosessualità e cinema italiano nel periodo cruciale tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta. Attraverso una vasta ricerca d'archivio e l'analisi di oltre seicento film, il libro rivela come queste interazioni abbiano influenzato la battaglia culturale sulla sessualità in Italia, coinvolgendo società, politica e l'industria culturale.
Il libro analizza le rappresentazioni d'autore e quelle popolari, le negoziazioni tra diverse intenzioni e saperi, la gestione delle posizioni nell'industria cinematografica, i rapporti con la censura e la magistratura, il divismo, la critica e le reazioni del pubblico, compreso quello omosessuale. Tutti questi elementi sono messi in relazione al mutare dei contesti storici e sociali, intrecciando materiali diversi come rotocalchi, letteratura, interrogazioni parlamentari, documenti riservati della burocrazia statale, quotidiani di partito, fumetti pornografici e sentenze di tribunale.
Quella che emerge è una storia culturale sorprendente, dove timori e avversioni convivono con piaceri e complicità inconfessabili. Il libro offre una panoramica dettagliata e sfaccettata di un periodo storico cruciale per l'evoluzione della società italiana e per la rappresentazione dell'omosessualità nel cinema.
Un libro fondamentale per chiunque voglia approfondire la storia del cinema italiano e il suo rapporto con le tematiche LGBTQ+.