Un'intervista postuma a Martin Heidegger, in cui il filosofo analizza la crisi spirituale e tecnologica del mondo moderno, offrendo una riflessione profonda sull'oblio dell'Essere e la possibilità di un nuovo inizio.
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"Ormai solo un Dio ci può salvare" è un'intervista illuminante e provocatoria rilasciata dal filosofo Martin Heidegger alla rivista tedesca «Der Spiegel». Pubblicata postuma, questa conversazione rappresenta una riflessione acuta e senza compromessi sulla crisi spirituale e tecnologica che affligge il mondo moderno.
Heidegger, con la sua profonda conoscenza della filosofia occidentale, analizza le radici della crisi contemporanea, individuandole nell'oblio dell'Essere e nel dominio della tecnica. La sua critica non risparmia nessuno: dalla politica all'economia, dalla scienza alla religione, tutto viene messo in discussione alla luce della domanda fondamentale sull'Essere.
Nonostante la sua visione pessimistica, Heidegger non si abbandona alla disperazione. Intravede, infatti, la possibilità di un nuovo inizio, di un risveglio spirituale che possa portare l'uomo a riscoprire il senso dell'Essere e a liberarsi dalla prigionia della tecnica. Questo nuovo inizio, però, non può essere pianificato o imposto dall'esterno, ma deve nascere da un cambiamento interiore, da una nuova apertura alla dimensione del sacro.
Questa intervista, a distanza di decenni dalla sua pubblicazione, rimane di straordinaria attualità. Le riflessioni di Heidegger sulla tecnica, sull'oblio dell'Essere e sulla crisi spirituale risuonano con forza nel nostro tempo, segnato da profonde trasformazioni tecnologiche e da una crescente perdita di senso. "Ormai solo un Dio ci può salvare" è un testo imprescindibile per chiunque voglia comprendere a fondo le sfide del nostro tempo e interrogarsi sul futuro dell'umanità.
Un libro che invita alla riflessione e al cambiamento, un'occasione per riscoprire il senso dell'Essere e per costruire un futuro più autentico e umano.