Un discorso del futuro Papa Francesco, pronunciato nel 2010, che invita alla giustizia sociale e al bene comune, con un focus sulla solidarietà verso i poveri e la responsabilità di cittadini e governanti. Un'analisi profonda della società argentina e un messaggio universale per un mondo più giusto ed equo.
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Nel 2010, in occasione della XIII Giornata di Pastorale Sociale a Buenos Aires, l'allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, futuro papa Francesco, pronunciò un discorso che ha dato vita al libro "Noi come cittadini noi come popolo". Questo testo rappresenta un appello diretto a tutti, con un focus particolare sui governanti, in un momento cruciale per l'Argentina, che si apprestava a celebrare i 200 anni della sua indipendenza.
Bergoglio analizza la situazione del suo Paese, reduce dalla dittatura e dalla crisi economica, evidenziando la necessità di una piena cittadinanza fondata sulla giustizia e sulla ricerca del bene comune. Il libro sottolinea l'importanza della solidarietà verso il popolo e del riscatto dei poveri, ammonendo contro la creazione di una società duale.
Questo testo, pur rivolgendosi inizialmente all'Argentina, assume una valenza universale, anticipando la responsabilità che papa Francesco avrebbe assunto di fronte al mondo intero. Il libro è un invito a riflettere sul ruolo dei cittadini e dei governanti nella costruzione di una società più giusta ed equa.
"Noi come cittadini noi come popolo" è un'opera che risuona con forza ancora oggi, offrendo spunti di riflessione preziosi per affrontare le sfide del nostro tempo. La presentazione di Mario Toso arricchisce ulteriormente il volume, fornendo un'ulteriore chiave di lettura del pensiero di papa Francesco.