Il libro analizza il clima di sospetto che imperversa in Italia, dove si diffonde l'idea di un modello assoluto di legge e ordine, senza spazio per i dubbi della prudenza e della clemenza. Gli autori denunciano il giustizialismo morale, che trova il suo campione in Marco Travaglio, e invitano a riscoprire la cultura del garantismo, a difendere i diritti individuali e a promuovere un sistema giudiziario al servizio della giustizia.
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"Beati gli affamati di giustizia perché saranno giustiziati". Questo aforisma, tratto dal libro "Per il tuo bene ti mozzerò la testa. Contro il giustizialismo morale" di Luigi Manconi e Federica Graziani, illumina con esattezza il clima di sospetto che imperversa in Italia. Si diffonde l'idea che la società debba perseguire un modello assoluto di legge e ordine, senza scampo per nessuno e senza spazio per i dubbi della prudenza e della clemenza. È un orientamento, traducibile nello slogan "più carcere per tutti", che si nutre di un esteso rancore sociale. Un umore con radici profonde che produce e alimenta il populismo, soprattutto nella sua veste penale.
Manconi e Graziani tracciano un quadro ampio e allarmante dell'odierna mentalità giustizialista, che trova il suo campione in Marco Travaglio, il cui metodo è analizzato in diverse pagine del libro. Con lucidità, ne investigano radici e degenerazioni politico-culturali. Ed evidenziano come l'unico argine possibile sia, nel nostro tempo, la cultura del garantismo, che va affermata a partire dal suo concetto cardine: la tutela delle garanzie individuali, sancita dallo stato di diritto e dalla Costituzione.
Il libro si concentra sul concetto di "giustizia" come un'entità astratta e assoluta, che viene affidata alla spada dei tribunali, a prescindere dalle forme, dalle garanzie processuali e dai diritti individuali. In un Paese in cui alcuni versano in condizioni disumane, altri stentate e in cui il sistema delle pene insegue le inquietudini della sicurezza pubblica, ricorrendo a un inasprimento delle sanzioni buono solo a far crescere l'angoscia collettiva, trovano largo spazio campagne di opinione tese a incentivare la voglia di rivalsa sociale e a offrirle facili bersagli.
Il libro ripercorre gli ultimi anni di storia nazionale, anni in cui, mentre le tutele individuali in campo penale si affievolivano e processi venivano celebrati con un'accelerazione che non lasciava spazio alla ponderazione, si assisteva a un'escalation di condanne e di carcerazioni. Un fenomeno che ha contribuito a creare un clima di paura e di sfiducia, alimentando il giustizialismo e la ricerca di soluzioni punitive.
"Per il tuo bene ti mozzerò la testa" è un libro che invita alla riflessione critica sul giustizialismo morale, un fenomeno che minaccia la democrazia e lo stato di diritto. Gli autori ci invitano a riscoprire la cultura del garantismo, a difendere i diritti individuali e a promuovere un sistema giudiziario che sia realmente al servizio della giustizia e non solo della punizione.