Per la fine del tempo. La storia del «Quartetto» di Olivier Messiaen

Un capolavoro nato dalla prigionia: la storia del Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen

Il 15 gennaio 1941, nello Stalag VIII di Gorlitz, un campo di prigionia nazista, un evento straordinario ebbe luogo: la prima esecuzione pubblica del Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messiaen. In un contesto di sofferenza e privazione, la musica si ergeva come un faro di speranza e un inno alla resilienza umana.

La genesi di un'opera immortale

Rebecca Rischin ricostruisce con meticolosa precisione e profonda empatia la genesi di questo capolavoro, un'opera che sfida il tempo e le avversità. Il libro ci conduce nel cuore del campo di prigionia, dove Messiaen incontrò fortuitamente i musicisti che avrebbero dato vita alla sua composizione: Etienne Pasquier, Jean Le Boulaire e Henri Akoka.

Un racconto di speranza e resilienza

Attraverso una narrazione coinvolgente, Rischin esplora gli eventi che precedettero e seguirono il concerto, la vita nel campo, le sfide affrontate dai prigionieri e le vicende che portarono alla loro liberazione o fuga. Per la fine del tempo è un libro che celebra il potere della musica di trascendere le barriere, di unire gli spiriti e di offrire conforto nei momenti più bui. È la storia di un'opera unica, nata in circostanze eccezionali, che continua a commuovere e ispirare il pubblico di tutto il mondo.

Perché leggere questo libro:

• Per scoprire la storia avvincente di un capolavoro della musica da camera.
• Per conoscere la vita di Olivier Messiaen e il suo profondo legame con la spiritualità.
• Per immergersi nell'atmosfera di un campo di prigionia nazista e comprendere la resilienza dei prigionieri.
• Per celebrare il potere della musica di offrire speranza e consolazione in tempi difficili.

Per la fine del tempo è un libro imperdibile per gli amanti della musica, della storia e per chiunque sia alla ricerca di storie di speranza e di resilienza.

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