Questo saggio della scrittrice argentina Maria Teresa Andruetto analizza il rapporto tra la letteratura per ragazzi, la società contemporanea e il mercato, dimostrando come la letteratura per ragazzi sia uno specchio delle ideologie e delle dinamiche della società contemporanea.
"Per una letteratura senza aggettivi" è un saggio della scrittrice argentina Maria Teresa Andruetto, vincitrice del premio Hans Christian Andersen nel 2012. Pubblicato da Equilibri nel 2014, questo libro è un'analisi profonda e coinvolgente del mondo della letteratura per ragazzi, un mondo spesso considerato di serie B, ma che in realtà riflette le ideologie e le dinamiche della società contemporanea.
La Andruetto, con un linguaggio chiaro e diretto, analizza il rapporto tra la letteratura per ragazzi, la società contemporanea e il mercato. Il suo obiettivo è quello di dimostrare come la letteratura per ragazzi, spesso considerata un genere minore, sia in realtà uno specchio delle ideologie e delle dinamiche della società contemporanea.
Questo libro è un invito a riflettere sul ruolo della letteratura per ragazzi nella società e a riconoscere il suo valore come strumento di crescita e di formazione. È un libro che si rivolge a tutti coloro che si interessano al mondo della letteratura, ai genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che desiderano approfondire la loro conoscenza del mondo dei bambini e dei ragazzi.
"Per una letteratura senza aggettivi" è un libro di grande attualità, che affronta temi importanti come la libertà di espressione, il ruolo della scuola, l'importanza della lettura e il valore della letteratura come strumento di crescita e di formazione. Un libro che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di letteratura per ragazzi.
Autore | Maria Teresa Andruetto |
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Collana | Perleggere |
A cura di | Gabriela Zucchini |
Contributi di | Anselmo Roveda e Grazia Gotti |
Traduzione di | Paola Donatiello |
Formato | Brossura |
Pubblicazione | 2014 |
Pagine | 128 |
ISBN | 978-88-905808-1-9 |