Questo saggio analizza il fenomeno del vittimismo contemporaneo, esplorando le sue origini e le sue conseguenze. L'autore sostiene che il vittimismo è diventato un'ideologia dominante, che porta al risentimento e alla vendetta, e che è necessario resistere alla seduzione del panico per costruire una società più forte e resiliente.
In un'epoca dominata dall'edonismo e dalla ricerca del benessere, la sofferenza è diventata un oggetto di culto. L'umanità che un tempo aspirava al progresso e alla modernità è ora sostituita da un'umanità vittimizzata, dove la libertà si identifica con il diritto di lamentarsi. Tutti, anche i privilegiati, si contendono il titolo di vittima, esibendo le proprie disgrazie per elevarsi al di sopra degli altri, creando una nuova aristocrazia di paria a scapito dei veri emarginati.
In questo saggio acuto e attuale, Pascal Bruckner affronta una delle questioni centrali del nostro tempo: la genealogia e il trionfo dell'ideologia vittimistica. In un mondo globalizzato che ci pone sfide sempre più complesse, dal cambiamento climatico alla guerra, alla violenza, al terrorismo, l'egemonia del vittimismo, che porta al risentimento e alla vendetta, si rivela perdente.
Per non crescere le nuove generazioni in una società della paura e della rassegnazione, Bruckner sostiene che è necessario abbandonare questa propensione all'infelicità e alla fragilità. Gli uomini e le donne devono imparare a opporsi alla seduzione del panico. Sta tutto qui l'eroismo di essere semplicemente umani.
Piangeremo impotenti sulla durezza dei tempi o troveremo il coraggio di resistere ai colpi del destino?
Titolo | Povero me! Quando le vittime sono i nuovi eroi |
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Autore | Pascal Bruckner |
Editore | Guanda |
Collana | Biblioteca della Fenice |
Anno di pubblicazione | 2025 |
Genere | Saggio |
Temi | Vittimismo, società contemporanea, ideologia, risentimento, vendetta |
Pagine | 272 |
Formato | Brossura |