Un'analisi approfondita della patologia mentale che integra fenomenologia e psicoanalisi, focalizzandosi sull'esperienza soggettiva del paziente e sull'importanza dell'ascolto clinico per un percorso terapeutico più efficace.
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Questo volume, edito da Raffaello Cortina, si propone di affrontare la patologia mentale non come un mero disturbo psicologico, bensì come una vera e propria "psicologia del patologico". L'opera si radica nelle solide tradizioni della psicopatologia fenomenologica e della psicoanalisi, con l'obiettivo di recuperare la dimensione psicologica anche nei disturbi mentali più severi.
Al centro di questo approccio si pone l'esplorazione della soggettività del paziente, la comprensione delle sue esperienze in prima persona e l'attenzione a ciò che egli è in grado di comunicare riguardo alla sua coscienza. Non si tratta solo di cosa emerge alla coscienza, ma anche di come vi emerge. Di fronte alla patologia, la domanda fondamentale non è "cos'ha" il paziente, ma "come" il paziente vive il fenomeno clinico.
Il primo dovere del clinico è quindi ascoltare attentamente ciò che il paziente ha da dire, rispondendo alla domanda di senso che si cela dietro ogni discorso, anche se frammentato. Partendo dalla definizione di psicologia clinica e dei suoi ambiti applicativi, gli autori si concentrano su alcuni fenomeni cruciali dell'esistenza umana, come il conflitto, il trauma, l'umore e la coscienza.
Questo approccio permette di superare una clinica sempre più povera di ipotesi e di riflessioni utili per un efficace percorso terapeutico, aprendo nuove prospettive nella comprensione e nel trattamento della sofferenza mentale.
Parole chiave: psicologia, patologico, fenomenologia, psicoanalisi, disturbi mentali, soggettività, clinica, terapia, Stanghellini, Rossi Monti.