Un'analisi approfondita delle disuguaglianze sociali e del loro impatto sulla felicità individuale. Il libro esplora come la classe sociale, l'istruzione e il lavoro influenzano il nostro benessere emotivo e propone una visione collettiva della felicità, basata sulla solidarietà e sull'impegno civile.
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In un mondo sempre più polarizzato, dove le disuguaglianze economiche e sociali si acuiscono giorno dopo giorno, emerge una domanda cruciale: è possibile essere veramente felici in una società ingiusta? Il libro "Questione di classe: Perché non si può essere felici in una società ingiusta" affronta questo interrogativo con un'analisi lucida e appassionante.
L'autore ci guida in un viaggio attraverso le dinamiche sociali che influenzano la nostra percezione della felicità. Esplora come la classe sociale, l'istruzione, il lavoro e le opportunità plasmano le nostre vite e determinano il nostro benessere emotivo. Attraverso esempi concreti e dati statistici, il libro smantella l'illusione di una società meritocratica, rivelando come le disuguaglianze strutturali ostacolino la realizzazione personale di molti.
"Questione di classe" non si limita a denunciare le ingiustizie sociali, ma propone anche una visione alternativa della felicità. L'autore invita a superare l'individualismo sfrenato e a riscoprire il valore della solidarietà, della cooperazione e dell'impegno civile. Solo attraverso una trasformazione radicale della società, in cui tutti abbiano le stesse opportunità, potremo aspirare a una felicità autentica e duratura.
Se sei interessato a capire come la società influenza la tua vita e vuoi contribuire a costruire un mondo più giusto, "Questione di classe" è il libro che fa per te.