Un pamphlet che invita a superare la protesta e a costruire un futuro diverso, delineando principi e pratiche per un sistema rinnovato basato su democrazia partecipativa, valorizzazione del comune e una nuova idea di libertà.
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In un mondo scosso da crisi globali, il desiderio di cambiamento si fa sempre più forte. Molti sentono l'esigenza di limitare il potere dominante della finanza e della politica, ritenute responsabili della nostra rovina. Michael Hardt e Antonio Negri, con il loro pamphlet “Questo non è un Manifesto”, ci invitano a superare la fase della protesta per entrare in quella della costruzione, delineando principi e pratiche per un futuro migliore.
I movimenti di piazza degli ultimi anni hanno evidenziato i primi principi “costituenti” di un sistema rinnovato. Tra questi, spiccano:
Questi principi, frutto di una lunga elaborazione teorica e già sperimentati in diverse realtà a livello globale, rappresentano la base per un potere costituente capace di organizzare relazioni durature, promuovere l'innovazione e rispondere ai bisogni della moltitudine. I movimenti hanno dichiarato una nuova indipendenza, e spetta ora a un potere costituente portarla avanti. “Questo non è un Manifesto” ci indica la via da seguire.
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