Racconto di un naufrago

Un'odissea di sopravvivenza e denuncia sociale

"Racconto di un naufrago" di Gabriel García Márquez, pubblicato nel 1970 e riproposto nel 2019 da Mondadori, è un'opera che fonde giornalismo e narrativa, basata su fatti realmente accaduti. Nel 1955, il giornale colombiano «El Espectador» pubblicò il resoconto del naufragio di Luis Alejandro Velasco, un marinaio sopravvissuto a un'incredibile odissea in mare. Un giovane Gabriel García Márquez, allora cronista alle prime armi, ebbe il compito di raccogliere la sua testimonianza.

La voce del protagonista

Il libro dà ampio spazio alla voce di Velasco, permettendo al lettore di immergersi nelle sue paure, nei suoi momenti di disperazione e nella lotta per la sopravvivenza. Le sue parole crude e dirette ci trasportano nella notte oscura, tra i fantasmi della solitudine e la speranza di una salvezza inaspettata.

Oltre la cronaca: un atto di accusa

Ma García Márquez non si limita a raccontare la storia di un naufragio. Con la sua sensibilità di romanziere e il suo impegno civile, indaga sui retroscena dei fatti, svelando le responsabilità del governo colombiano. Trasforma così un piccolo episodio in un potente atto di accusa contro la corruzione e l'ingiustizia, elevando la storia di Velasco a simbolo di un'intera nazione.

Un classico del giornalismo narrativo

"Racconto di un naufrago" è un'opera che ancora oggi affascina e commuove, un esempio di come il giornalismo possa diventare letteratura e la letteratura possa farsi strumento di denuncia sociale. Un libro da leggere e rileggere per non dimenticare la forza della verità e il coraggio di chi la racconta.

Temi principali:

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