Questo libro analizza la vita e l'opera di Rachilde, una scrittrice francese del XIX secolo, con particolare attenzione al suo rapporto con il desiderio e l'assenza. L'autrice esplora le opere più importanti di Rachilde, il suo ruolo nella letteratura francese e il suo rapporto con le convenzioni sociali e le norme morali del suo tempo.
"Rachilde è nata con un cervello in qualche modo infame, infame e però grazioso." Così si esprimeva Barrès nell'imbarazzata prefazione a Monsieur Vénus, il romanzo che nel 1884 aveva reso celebre la scrittrice allora ventiquattrenne. Il successo di scandalo riportato da questo testo accompagnerà anche gran parte della ricchissima produzione successiva, che vedrà Rachilde intenta ad esplorare gli aspetti più inquietanti e trasgressivi della pulsionalità in sintonia con le indagini di autori quali Zola, Mirbeau, Lorrain, Huysmans e di studiosi quali Charcot, Freud, Krafft-Ebing ed Havelock Ellis.
In questo libro, Franca Franchi ci guida alla scoperta di Rachilde, analizzando la sua vita e la sua opera, con particolare attenzione al suo rapporto con il desiderio e l'assenza. Un viaggio affascinante nel mondo di una scrittrice che ha saputo dare voce alle pulsioni più profonde dell'animo umano, sfidando le convenzioni sociali e le norme morali del suo tempo.
Se nel suo insieme l'opera si presenta disomogenea per fattura e valore letterario, siamo debitori a Rachilde di alcuni esiti straordinari, quali ad esempio L'Animale.
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Autore | Franca Franchi |
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Editore | Moretti & Vitali |
Collana | Il castello di Atlante |
Anno di pubblicazione | 1994 |
Pagine | 120 |
Formato | 13x21 |
ISBN | 9788871860954 |