Un manifesto femminista che invita le donne a resistere alla dittatura dell'eterna giovinezza e a riappropriarsi della propria identità, valorizzando la bellezza interiore e rifiutando gli stereotipi imposti dalla società.
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"Donne stiamo attente, ci stanno levando tutto! Se ci levano anche la vecchiaia siamo fritte." Con queste parole inizia un vibrante manifesto, uno scatto d'orgoglio che funge da richiamo alle armi per tutte le donne. Barbara Alberti pone una domanda cruciale: "Donne, che ci è successo? Dove siete? Dove siamo?" In un mondo in cui le donne si destreggiano tra mille impegni, dalla cura della casa e dei figli, al lavoro, fino alla pressione di apparire sempre giovani e attraenti, questo libro invita a una riflessione profonda.
"Riprendetevi la faccia" è un grido di resistenza contro la dittatura dell'eterna giovinezza, contro la pressione sociale che spinge le donne verso il botulino e la ridicolizzazione della donna che invecchia. L'autrice si chiede provocatoriamente: "Ma allora una che deve fare? Spararsi a cinquant'anni?". Un invito a ribellarsi contro gli stereotipi e a rivendicare il diritto di invecchiare con dignità e senza vergogna.
Lungi da un femminismo vittimista, questo libro è un invito a resistere a un ricatto sociale. Barbara Alberti sottolinea come, nonostante i progressi compiuti, le donne si trovino ancora a dover lottare contro nuove forme di sottomissione e fregature. Un'analisi lucida e appassionata della condizione femminile contemporanea, che invita a una nuova consapevolezza e a una rinnovata lotta per l'emancipazione.
Il libro affronta il tema dell'invecchiamento e dell'accettazione di sé, invitando le donne a liberarsi dalla paura del tempo che passa e a valorizzare la propria bellezza interiore.
È una denuncia della pressione sociale che spinge le donne a conformarsi a stereotipi di bellezza irrealistici e a combattere contro i segni del tempo.
È un invito a una rinnovata lotta per l'emancipazione femminile, per liberarsi da ogni forma di sottomissione e per rivendicare il diritto di essere sé stesse.
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