"Se la morte ti ha tolto qualcosa, tu restituiscilo (Il libro di Carl)" è un'opera toccante in cui Naja Marie Aidt esplora il dolore per la perdita del figlio Carl. Attraverso uno stile unico, l'autrice affronta il silenzio, la memoria e la ricerca di un senso dopo la tragedia. Un viaggio straziante e catartico che invita alla riflessione sulla vita e la morte.
Per qualsiasi esigenza Scrivici su WhatsApp, oppure visita la pagina contattaci.
Spedizione gratuita in tutta Italia, per maggiorni informazioni: pagina spedizioni.
"Se la morte ti ha tolto qualcosa, tu restituiscilo (Il libro di Carl)" di Naja Marie Aidt è un'opera intensa e profondamente commovente che esplora il tema della perdita di un figlio. Pubblicato da Utopia Editore, questo libro è un viaggio straziante attraverso il dolore, la memoria e la ricerca di un senso dopo una tragedia inimmaginabile.
Nel marzo del 2015, la vita di Naja Marie Aidt viene sconvolta da una telefonata che annuncia la morte del figlio venticinquenne, Carl. L'autrice si trova catapultata in un abisso di dolore e incertezza, senza risposte chiare sulle cause della sua scomparsa. Attraverso le pagine del libro, Aidt cerca di fare ordine nel caos emotivo, ripercorrendo gli eventi che hanno portato alla morte del figlio e affrontando l'angoscia che la travolge.
La reazione iniziale di Naja Marie Aidt è il silenzio. La sua penna si blocca, incapace di esprimere l'indicibile. Inizia così a comporre frasi scarne, rifiutando le convenzioni grammaticali e attingendo a citazioni di autori classici come Cicerone, Mallarmé e Whitman, che hanno affrontato lutti simili. Gradualmente, le parole riprendono a fluire, riempiendo il vuoto lasciato dalla perdita e ricostruendo la storia di Carl.
"Se la morte ti ha tolto qualcosa, tu restituiscilo" è un'opera di consapevolezza maieutica, un tentativo di dare alla luce la morte di una persona amata. Attraverso la scrittura, Naja Marie Aidt cerca di comprendere e accettare l'inevitabile, trasformando il dolore in un atto di amore e memoria. Il libro è un testamento della forza resiliente dello spirito umano e della capacità di trovare significato anche nelle circostanze più tragiche.