Nel 1945, Anna Freud e Alice Goldberger accolgono venticinque bambini reduci dall'orrore nazista in una villa di campagna. Attraverso l'amore e la cura, cercano di restituire loro l'infanzia perduta e di aiutarli a superare i traumi del passato, in un romanzo toccante sulla resilienza e la speranza.
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"Se solo il mio cuore fosse pietra" di Titti Marrone, edito da Feltrinelli, è un romanzo storico profondamente commovente che narra una storia di speranza e resilienza nel secondo dopoguerra. Ambientato nel 1945, il libro ci trasporta in una villa di campagna dove Anna Freud e Alice Goldberger accolgono venticinque bambini sopravvissuti agli orrori del nazismo.
Ogni bambino porta con sé un passato di sofferenza e traumi indicibili. Alice e il suo team si dedicano con passione a restituire loro l'infanzia perduta, creando un ambiente in cui le più recenti scoperte della psicologia infantile, della pedagogia e dell'arte vengono messe al servizio delle loro necessità. Provenienti da lager, orfanotrofi, conventi o salvati da nascondigli, questi bambini lottano contro i ricordi traumatici che li perseguitano.
Il romanzo esplora le sfide affrontate nel tentativo di ricostruire la fiducia di questi bambini verso il mondo. Come si può aiutarli a superare il loro passato, spesso sconosciuto agli altri? Come si combattono gli incubi e i disegni dominati dalla morte? La narrazione segue il percorso di ogni giovane ospite della villa, rivelando momenti dolorosi e il graduale sciogliersi dei nodi più profondi.
Titti Marrone, con una scrittura sensibile e accurata, ci accompagna in un viaggio emozionante attraverso le loro seconde vite, un inno alla forza dell'animo umano e alla capacità di superare anche le più grandi avversità. "Se solo il mio cuore fosse pietra" è un libro che tocca il cuore e invita alla riflessione, un omaggio a coloro che hanno saputo trasformare il dolore in speranza.