Un'analisi del pensiero di Rudolf von Jhering, con particolare attenzione alla sua teoria sulla tutela degli interessi non patrimoniali e alla sua concezione del diritto sulle res publicae. Il libro esplora l'evoluzione del pensiero di Jhering, dalla concezione del patrimonio come interesse egoistico al diritto sui beni comuni e all'importanza delle generazioni future.
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"Sentimento e moltitudine. Rudolf von Jhering tra interessi ideali e beni comuni" edito da Il Mulino, offre una disamina accurata del pensiero di Rudolf von Jhering, concentrandosi in particolare sulla sua teoria relativa alla tutela degli interessi non patrimoniali e alla concezione del diritto sulle res publicae.
Nel 1878, sollecitato a esprimersi sulla costruzione di una ferrovia in Svizzera, Jhering delineò una teoria completa sulla meritevolezza di tutela dell'interesse non patrimoniale nelle obbligazioni. Per Jhering, il denaro non è solo uno strumento di accumulazione, ma una forza relazionale capace di realizzare finalità ideali, un concetto rivoluzionario per l'epoca.
Già nel 1862, in occasione di un'altra controversia svizzera, Jhering aveva concepito una nuova teoria del diritto sulle res publicae, attribuendolo alla moltitudine. Questo volume ripercorre le tracce della definizione dell'interesse come sentimento della condizionalità della vita, da Hegel a Nietzsche, evidenziando i contrasti nella dottrina successiva, che optò per un'oggettivazione appropriativa. Jhering, invece, continuò la sua transizione dal patrimonio come luogo dell'interesse egoistico al diritto soggettivo sui beni comuni, fino a postulare la meritevolezza dell'interesse delle generazioni future.
Il libro analizza il percorso intellettuale di Jhering, seguendo le sue riflessioni e le sue evoluzioni teoriche. Esplora come il filosofo sia passato da una concezione del patrimonio legata all'interesse individuale a una visione più ampia, che include la tutela dei beni comuni e degli interessi delle generazioni future. Quest'opera è fondamentale per comprendere il pensiero di uno dei più importanti giuristi del XIX secolo e la sua influenza sul diritto contemporaneo.