Un libro che ripercorre la tragica storia di Sergio Ramelli, assassinato nel 1975 da un gruppo di studenti universitari per motivi politici. Un'indagine approfondita che analizza le dinamiche dell'odio ideologico e le complicità degli anni di piombo, con prefazione di Ignazio La Russa e postfazione di Paola Frassinetti.
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"Sergio Ramelli. Una storia che fa ancora paura" di Guido Giraudo, Andrea Arbizzoni, Giovanni Buttini, Francesco Grillo e Paolo Severgnini, con prefazione di Ignazio La Russa e postfazione di Paola Frassinetti, edito da Idrovolante Edizioni, è un'opera che ripercorre un tragico evento della storia italiana: l'omicidio di Sergio Ramelli.
Il 13 marzo 1975, Sergio Ramelli, un giovane di soli 18 anni, viene brutalmente aggredito sotto la sua abitazione a Milano. Due individui lo colpiscono ripetutamente alla testa con una chiave inglese, causandogli lesioni gravissime. Dopo 47 giorni di agonia, Sergio muore. Chi era Sergio Ramelli? Perché tanta violenza? Chi sono stati i suoi assassini?
Il libro ricostruisce minuziosamente la vicenda, basandosi su atti processuali, articoli di giornale e testimonianze dirette. L'indagine svela che gli assassini di Sergio non erano teppisti o criminali professionisti, ma studenti universitari di Medicina. Non conoscevano la loro vittima e non agirono per motivi personali. Uccisero in nome di un'ideologia politica spietata, che negli anni di piombo aveva trovato terreno fertile in Italia.
A distanza di decenni, la storia di Sergio Ramelli "fa ancora paura". Questo libro è un'occasione per riflettere sulle dinamiche dell'odio politico, sulle complicità e le connivenze che possono armare la mano degli assassini. Conoscere il passato è fondamentale per comprendere il presente e costruire un futuro in cui la violenza e l'intolleranza non abbiano spazio.