Shankar Concerto For Sitar And Orchestra

Un capolavoro di musica indiana e occidentale

Il Concerto per Sitar e Orchestra è un album di studio del musicista e compositore indiano Ravi Shankar con la London Symphony Orchestra (LSO) diretta da André Previn. Il concerto fu presentato in anteprima alla Royal Festival Hall di Londra il 28 gennaio 1971 e successivamente pubblicato in Gran Bretagna e America.

Un connubio di culture

L'idea di creare un'opera classica indiana per un'orchestra occidentale completa, accompagnata dal suo sitar, ha affascinato Shankar dopo le sue incursioni nella musica da camera con il violinista Yehudi Menuhin, pubblicate su West Meets East (1967) e West Meets East, Volume 2 (1968). Shankar ha dedicato il concerto al suo guru musicale (maestro) Allauddin Khan, che all'epoca era in cattive condizioni di salute. La composizione di Khan, Raga Manj Khamaj, era uno dei quattro raga che Shankar ha adattato per il progetto.

Un successo internazionale

Il Concerto per Sitar e Orchestra è stato pubblicato nel 1971 sulle etichette discografiche HMV e Angel, di proprietà della EMI, rispettivamente in Gran Bretagna e America. L'uscita negli Stati Uniti è avvenuta nel novembre 1971 e ha coinciso con la prima mondiale del film autobiografico di Shankar, Raga. L'album ha ricevuto il plauso di alcuni critici.

Un'opera innovativa

Il concerto è stato commissionato dalla LSO a metà novembre 1970. Shankar ha vinto un Grammy nel 1967 per la sua collaborazione con Yehudi Menuhin, si è esibito al Monterey Pop Festival e al Woodstock Festival, ha composto la colonna sonora del film Charly e ha iniziato a insegnare a Los Angeles, presso la sua Kinanara School of Music, UCLA e CalArts. La registrazione del concerto del 1971, con André Previn alla direzione della LSO, ha fatto vincere a Shankar il suo secondo Grammy.

Un'esperienza musicale unica

Il Concerto per Sitar e Orchestra è un'opera innovativa che fonde la tradizione musicale indiana con la musica occidentale. Shankar ha saputo creare un'opera che è allo stesso tempo profondamente radicata nella sua cultura e universalmente apprezzata. Il concerto è un'esperienza musicale unica che non può essere persa.