Questo libro esplora la complessità della memoria e le sue implicazioni per l'affidabilità delle testimonianze, analizzando come i ricordi possono essere distorti da fattori come le emozioni, le aspettative e le tecniche di interrogatorio.
In un'epoca in cui la testimonianza è spesso al centro di processi giudiziari e di dibattiti pubblici, è fondamentale interrogarsi sulla sua affidabilità. Questo libro, scritto da Giuliana Mazzoni, esperta di psicologia forense, ci guida in un viaggio affascinante nel labirinto della memoria, svelando le trappole che possono distorcere i ricordi e influenzare la nostra capacità di raccontare la verità.
La memoria non è una registrazione fedele degli eventi, ma una ricostruzione soggettiva che può essere influenzata da diversi fattori. Il libro analizza come le nostre emozioni, le nostre aspettative, le informazioni che riceviamo dopo un evento e persino il modo in cui ci vengono poste le domande possono alterare i nostri ricordi.
Attraverso esempi concreti e casi giudiziari reali, l'autrice illustra come le testimonianze possono essere inaffidabili, anche in buona fede. Spiega come la suggestione, la pressione sociale e le tecniche di interrogatorio inadeguate possono indurre un testimone a fornire informazioni false o distorte.
Questo libro è un'opera di divulgazione scientifica che si rivolge a un pubblico ampio, non solo a esperti del settore giuridico. È un'occasione per riflettere sulla fragilità della memoria e sull'importanza di valutare con attenzione le testimonianze, soprattutto in contesti delicati come i processi giudiziari.
Titolo | Si può credere a un testimone? La testimonianza e le trappole della memoria |
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Autore | Giuliana Mazzoni |
Editore | Il Mulino |
Lingua | Italiano |
ISBN-13 | 9788815092922 |
ISBN-10 | 8815092927 |
Formato | Copertina flessibile |
Pagine | 200 |